CENTRO PARROQUIAL EN ROMA

TITULO DEL PROYECTO:

CENTRO PARROQUIAL EN ROMA

TIPO DE EDIFICIO:

RELIGIOSO, PÚBLICO

ESTATUS:

CONCURSO

FECHA:

PROYECTO 1993

EMPLAZAMIENTO:

ROMA, ITALIA

CLIENTE:

ARZOBISPADO DE ROMA

Para este concurso una nueva tipología arquitectónica al servicio de iglesia para la comunidad un edificio casi-laico, sin simbolismos formales
Una sala transparente para la Asamblea creyente, sostenida por un basamento a nivel de terreno, con todas las actividades complementarias de la parroquia
La forma es el resultado directo e inmediato, consecuenciade resolver los problemas constructivos acentuando, así la vocación Ecumenica de un cristianismo para nuestro incierto Presente.

Il paesaggio che segna l’intorno in cui andrá a collocarsi la chiesa é quello tipico delle periferie delle grandi cittá: anonimo, discontinuo, indecifrabile. Un desolante spazio urbano fatto di edifici multipiani separati daspazi vuoti e grosse strade di scorrimento.- In tale congiunto, il lotto che ospiterá il complesso parrocchiale si situa in un posizione baricentrica favorevole dal punto di vista degli accessi e rispetto alle differenti qualitá previste per la sua superficie (chiesa, giardino, campo sportivo). Ció fa si che l´area in questione possa effettivamente porsi come un necessario luogo di id ntitá e relazione per la comunitá.

Nel perseguire questo obiettivo (la creazione di un luogo “denso e centrale”) abbiamo accettatol’impossibilitá di un confronto urbano e di una relazione contestuale preferendo invece immaginare un edificiocon una architettura chiara e facilmente leggible, una sorta di objet trouvé, autoreferente, collocato su unsuolo rigorosamente geometrizzato.

Un edificio che sia cosciente della difficoltá di dare un´ immagine significativa al tempio cristiano nellaattuale epoca di saturazione formale e che si ponga quindi come austero e naturale, privo di tentazioniretoriche, esibizionismi formali o astrazioni minimalistiche.

L’idea di base, che. segue un principio·gerarchico tipico dell´ architettura sacra, é semplicissima: unprisma di vetro, luogo della trascendenza e della celebrazione liturgica, elevato rispetto alla superficie delterreno, si appoggia su un basamento di pietra, luogo delle attivitá connesse con la vita sociale dellacomunitá.

Un organismo stereometricamente compatto che galleggia come una barca sul terreno limoso, manifestando con un linguaggio non críptico, ma scarno e “necessario” il suo carattere ieratico di edificio diculto.

Il progamma si condensa in tre strati che nell’ insieme producono un carico ripartito regolarmente sullazattera di fondazione (evitando cosi soluzioni piú costose di fondazioni su pali).

Lo strato inferiore, seminterrato, contiene gli impianti e le infrastrutture di servizio all´ edificio. Lo stratointermedio, accesibile direttamente dall´ esterno, contiene le funzioni quotidiane del centro (la residenza, l’insegnamento, l’incontro e il servizio sociale) e forma il basamento che sostiene la parte sacra. Quest) ultima, il vero.

E proprio edificio-Chiesa, si pone como su una collinetta in contatto con il cielo e la natura in tutto il suointorno, una urna nel congiunto urbano.

Il suo asse longitudinale si situa in direzione Est­ Ovest, secondo la tradizione storica, di modo che ilati Nord e Sud, qualificano rispettivamente nel basamento la disposizione degli spazi perla catechesi e per laresidenza. Lo spazio sacro si organizza con asse nel senso dellaccesso da Ovest a Est. unicomuro massiccio é quello dell’ abside, solo forato drammaticamente dalla croce rivolta a Oriente.

Lo sbalzo della falda di copertura, protegge dalla pioggia le pareti di cristallo della chiesa e controllal’insolazione durante le stagioni.

Lo spazio liturgico si organizza con il presbiterio nel lato opposto all’ accesso e lateralmente e quest’ ultimosi dispongono la capelle feriale e il battistero, di modo che siano incorporabili nell spazio dell’ assemblea.Dalle navata principale é visible il cielo nei tre latí che completano il perímetro della chiesa.

Abstract

We applied a new architectural typology for this contest, that serves the church of the community, the building its almost secular, it lacks of formal symbolism.

One transparent room destined for the believing assembly, sustained by a basing on the ground floor, with all the parish church’s complementary activities.

The form it’s an immediate result and consequence of solving the constructive problems. Accentuating the ecumenical vacation of Christianity to our unknow present.

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